Scrivi, ti prego. Due righe sole, almeno,
anche se l’animo è sconvolto e i nervi non tengono più. Ma ogni giorno. A denti
stretti, magari delle cretinate senza senso, ma scrivi. Lo scrivere è una delle
più ridicole e patetiche nostre illusioni
.

venerdì 4 febbraio 2011

Non dovrei scrivere ora.
E non posso fare a meno di ripetermi che non avrei dovuto pensare di poter contare su altri.
Sono malata, con la febbre, stanca, sola e triste.
Le puttanate sognate oltre confine ora fanno solo male.

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