Scrivi, ti prego. Due righe sole, almeno,
anche se l’animo è sconvolto e i nervi non tengono più. Ma ogni giorno. A denti
stretti, magari delle cretinate senza senso, ma scrivi. Lo scrivere è una delle
più ridicole e patetiche nostre illusioni
.

sabato 26 febbraio 2011

Mi hanno detto di non essere frettolosa, di rallentare, di dare la possibilità alle persone di stupirmi, di lasciarli i loro tempi.

é sabato mattina, sono passati già tre giorni - molte ore - molti pensieri e troppi rigurgiti di emozioni.

perchè è cosi difficile dire a una persona che si ha voglia di vederla se lei ha bisogno di sentirselo dire?
o forse la domanda è proprio xchè venga cosi difficile?

io nn voglio essere ghandi - voglio solo un abbraccio.
e non abbraccio qualsiasi - neanche ieri notte le consolazioni sembravano dolci.

A cosa stai pensando? - a quando mi chiamerai.
(In fondo allo stomaco ho una strano presentimento e temo che non richiamerai).

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