Scrivi, ti prego. Due righe sole, almeno,
anche se l’animo è sconvolto e i nervi non tengono più. Ma ogni giorno. A denti
stretti, magari delle cretinate senza senso, ma scrivi. Lo scrivere è una delle
più ridicole e patetiche nostre illusioni
.

venerdì 25 febbraio 2011

C'erano cose che volevo dirgli.
Ma sapevo che gli avrebbero fatto male.
Così le seppellii, "e lo lasciai nella terribile convinzione che quella fosse la vita"

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