Scrivi, ti prego. Due righe sole, almeno,
anche se l’animo è sconvolto e i nervi non tengono più. Ma ogni giorno. A denti
stretti, magari delle cretinate senza senso, ma scrivi. Lo scrivere è una delle
più ridicole e patetiche nostre illusioni
.

giovedì 9 giugno 2011

pronti partenza via.
valigie chiuse.
biglietti e passaporto in borsa.

"domani lo so che si passa il confine..."

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